Utilizzando l’approccio fenomenologico i meccanismi della lealtà familiare vengono presto mostrati: se al centro del cerchio si posiziona un membro della famiglia diverso dal cliente, questo svela l’identificazione del cliente con quella persona, così come il comportamento dei rappresentanti porta a un certo momento a un congelamento della situazione, a un blocco del sistema in cui l’energia non scorre più: la costellazione ha raggiunto il suo irretimento, cioè sono manifesti i legami che paralizzano il sistema, che intrappolano come in una rete il soggetto.

L’irretimento (entanglement, in inglese) impedisce qualsiasi movimento, chi è irretito si sente in trappola, non ha altra via d’uscita che continuare a far quello che il sistema gli impone di fare: questa è la causa dell’infelicità, del disagio, dell’inquietudine, della malattia.

L’irretimento nasce da una forza collettiva ed è molto difficile per un membro liberarsi da questa forza. Può succedere, ad esempio, che il cliente non conosca nemmeno il membro della famiglia con il quale si identifica, né abbia idea di cosa gli sia successo; inoltre la situazione potrebbe essere ulteriormente complicata dall’esistenza di un segreto di famiglia che nessuno vuole svelare. Gli effetti dell’identificazione variano secondo la situazione specifica che ha provocato lo squilibrio in famiglia, ma tra di essi possiamo includere disturbi emozionali, le malattie psicosomatiche e perfino la psicosi.

Inevitabilmente l’irretimento condiziona la capacità di una persona a relazionarsi con gli altri, dato che per certi versi è estraea a se stessa. La soluzione sta nell’individuare la persona esclusa e aiutare il cliente a vederla come un essere separato da sé, con una sua esistenza e un suo destino.

Hellinger individua 3 dinamiche di irretimento familiare:

“TI SEGUO NEL TUO DESTINO” – Questo tipo di irretimento si verifica quando una morte prematura di una persona cara, per esempio di un genitore, a causa di un incidente, una malattia o un crimine di guerra; uno dei figli tenderà a dire “voglio seguirti”. Probabilmente questo figlio sarà soggetto a incidenti o malattie nel corso della sua vita, o avrà tendeza suicide, come se simbolicamente voltasse le spalle alla vita, e dicesse al genitore “voglio seguirti nel tuo destino”. Entra in gioco l’amore cieco del bambino.

“PRENDO IL TUO POSTO” – Il figlo dice “lo faccio per te”, ovvero è il voler prendere su di sé il fardello di un’altra persona. Tale situazione può essere inizialmente determinata dalla volontà di un genitore di seguire qualcuno della sua famiglia di origine nella morte ed essere successivamente portata avanti da uno dei suoi figli, che per amore dice alla madre: “prendo io il tuo posto, muoio io al posto tuo”.

“VOGLIO ESPIARE LA TUA COLPA” – Alcune volte può essere una colpa propria, come nel caso di una donna che ha avuto numerosi aborti, e si ammala di tumore all’utero. Ci si può anche caricare della colpa di un altro componente familiare di cui si è preso il posto. Per esempio se un omicida non è stato punito per il suo crimine, un discendente può caricarsi di questa colpa e responsabilità, ed essere pronto a un suicidio o ammalarsi.

Nella psicogenealogia si va ad indagare l’albero genealogico alla ricerca delle corrispondenze tra nome e date che potrebbero originare la cosiddetta Sindrome da Anniversario.

Il sistema familiare ha bisogno di ritrovare la pace, di completare e chiudere le vicende rimaste in sospeso: l’onere viene passato ai nuovi arrivati, alle forze giovani del sistema, i cui sintomi sono dei segnali chiari e inconfutabili.

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Nelle costellazioni familiari, si lavora sugli eventi accaduti nella famiglia. che tipo di eventi, se qualcuno nella famiglia non fu trattato come pari, o qualcuno sia stato escluso, a volte accade qualcosa in una famiglia che faccia sorgere la paura, per esempio, se una donna muore dando alla luce un figlio molti membri nella famiglia potrebbero aver paura per ciò che è accaduto. Per esempio , a causa di questo altre donne di quella famiglia potrebbero aver paura ad avere figli. A causa di questo quella donna molto spesso non viene più nominata all’interno della famiglia in questo modo ne viene esclusa. Le viene negato il suo posto di uguale in quella famiglia. Allo stesso modo se un bambino è morto alla nascita spesso è lui a non essere nominato mai più. Eppure è un membro della famiglia. A volte i genitori vogliono avere un altro bambino per sostituire quel bambino. Appena essi hanno un nuovo bambino non pensano più al loro primo bambino. Questi sono eventi importanti in una famiglia oppure se c’è stato un suicidio la persona che si è uccisa non è più nominata, oppure gli altri membri della famiglia sono in collera con quella persona ed essa è esclusa. In una famiglia così non tutti i membri sono considerati come pari nel loro diritto di appartenenza.
Alcuni si comportano come se avessero più diritti di appartenenza di altri così l’uguaglianza di base non viene mantenuta.
Più tardi, alcune volte molte generazioni dopo, come in una staffetta, i più piccoli prendono in parte la responsabilità di rappresentare il destino di un escluso, quindi improvvisamente un bambino si comporta come la persona che era stata precedentemente esclusa. L’ultimo arrivato, non sa nulla di ciò che è accaduto prima, questo mostra che tutti i membri della famiglia sono parte di un campo, un campo quantico frattale in cui tutti riportiamo dei frammenti di destini, qualcosa di più grande che ci unisce, come una coscienza collettiva che muove tutti nella stessa direzione. Questa forza più grande non tollera che nessuno venga escluso. Essa vuole mostrare quelli che furono esclusi o modificati nel racconto del destino, irretendo un altro membro a ripeterne la vita. Un membro successivo della famiglia si identifica con uno precedente. Questo è ciò che chiamiamo un connessione (irretimento), senza che nessuno ne sia consapevole. È un processo completamente inconscio.Attraverso le costellazioni familiari la mimica del campo e la psicogenealogia, queste connessioni vengono alla luce e possiamo trovare spesso una buona soluzione che sciolga dall’irretimento.
Costellazioni Familiari Sistemiche metodo di Bert Hellinger e Sindrome degli Antenati di Anne Ancelin Schutzenberger

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I legami

Il legame è la forza profonda che unisce le persone.

Negli ordini dell’amore il rispetto dei legami è fondamentale.

Il legame tra le persone si istaura per appartenenza o da seguito gli eventi (costituirsi di una coppia, atti di violenza ecc.).

Alcuni dunque dipendono dall’albero della vita: quello che vengono dalla famiglia i origine e da quella attuale, che qualche volta chiamo anche legami di sangue. (chi appartiene)

Gli altri dipendono dagli eventi della vita.

Ad esempio da una relazione sessuale nasce sempre un forte legame.

Si forma un legame anche quando c’è un delitto, quando una persona subisce una grave ingiustizia; quando qualcuno si avvantaggia al prezzo di un grave danno di un altro; per un omicidio, che tale rimane anche in guerra.

I legami si formano tra le persone ed anche con le cose.

Una persona crea un legame con i luoghi dove sono accaduti eventi importanti.

Ad esempio si può rimanere legati alla casa dove la famiglia ha vissuto.

Nelle relazioni importanti ad esempio nella coppia, l’intensità del legame è più forte per le prime secondo l’ordine originario e non dipende dalla qualità della relazione o dall’amore.

Legame, amore e relazione relazione sono ben diversi; ad esempio ci può essere molto più amore in una relazione successiva alla prima.

La relazione è l’espressione del legame ed in parte dell’amore manifesto (dietro i legami, come in ogni cosa, c’è l’amore).

I legami si modificano, particolarmente nell’ambito delle relazioni. Ad esempio la nascita di un figlio porta con sé un legame diverso.

I legami, tuttavia, restano per sempre, anche quando il rapporto finisce.

Restano anche dopo la morte.

A questo proposito si vede che a morte non è un ostacolo per i legami.

Addirittura nascono anche dopo la morte,

Per questo quando un rapporto si scioglie il legame va onorato.

Una coppia ad esempio si può separare ed il loro legame resta.
Chi viene dopo ha bisogno di rispettarlo ed onorarlo.

Quando un rapporto un rapporto non viene chiuso nell’amore consapevole qualche membro più debole del sistema (in genere un bambino) verrà irretito e dovrà rappresentare chi è stato escluso.

La forza del legame si avverte anche quando il rapporto si chiude.
Più è forte il legame e maggiore è il dolore (non la sofferenza).

Le relazioni

Qualche volta sul terreno di un legame si sviluppa una relazione.

Una relazione nasce sempre da un legame, anche se a volte non sembra, come per due persone che si innamorano a prima vista.

Anche una relazione di lavoro o casuale s’instaura sempre su un legame sottostante.

Di questo parleremo più approfonditamente nei libri.

All’interno di una relazione possono nascere nuovi legami, come quando due colleghi di lavoro s’innamorano. Questo accade molto più raramente di quanto sembri.

Le relazione in alcuni casi sono legate alla convivenza.

Le relazioni hanno successo quanto sono in accordo con gli ordini dell’amore.

Come i legami sono indissolubili, le relazioni sono molto fragili.

Le relazioni si modificano in continuazione, ed influenzano anche i legami.

Stare in armonia con questi cambiamenti, che siano percepiti come belli o brutti, rafforza la relazione e la porta su un piano più alto.

Ci sono molte cose che le danneggiano, e spesso terminano.
Quando una relazione è finita è molto difficile poterla riprendere.
Un esempio è l’aborto volontario nella relazione di coppia o anche il desiderio di figli non condiviso.

A volte si può riprendere una relazione, a patto di viverla come una relazione nuova.
Prendendo con consapevolezza la responsabilità, apprendendo ciò che la fine della relazioni ha da insegnare e progredendo dall’amore cieco a quello consapevole,
ed andando in accordo con il fatto che qualcosa di importante è andato definitivamente perso.

IRRETIMENTO

Irretimento significa che qualcuno nella famiglia riprende inconsciamente su di sè il destino di un predecessore e lo vive. Se per esempio in una famiglia un bambino è stato dato via – questo puo’ essere accaduto nella generazione precedente – più tardi un componente della stessa famiglia si comporterà come se anche lui stesso fosse stato messo da parte. E non riuscirà a liberarsi da questa sensazione finchè non si renderà conto di essere irretito.

Si arriverà alla soluzione del problema agendo in senso opposto: la persona esclusa viene rimessa in gioco. Viene ad esempio aggiunta alla costellazione familiare. Tutto ad un tratto la persona che era esclusa diventa una protezione per chi si era identificato con lui. Se viene di nuovo inclusa e riconosciuta, diventa benevola nei confronti dei discendenti.

Bert Hellinger

Gli irretimenti sono quelli eventi che pesantemente segnano un membro della famiglia, l’episodio shock potrebbe risalire a generazioni prima, e che si perpetuano nella medesima forma, continuano per la loro necessità di risolversi, affinché il sistema ritrovi il suo equilibrio, continuano nel tempo e nella discendenza.

Le morti tragiche, la guerra, gli incidenti, gli abusi, i delitti, l’abbandono, l’esclusione, sono tutti esempi di Irretimenti. Sono esperienze umane così traumatizzanti che il dolore della persona impregna la memoria familiare e il suo eco viene sentito a lungo, tanto nelle sua discendenza, quanto in quella di eventuali colpevoli e responsabili.

Sono Irretimenti infatti, anche quelli legati a persone della propria famiglia che, sia in modo volontario, che involontario, sia con cattive che con buone intenzioni, hanno comunque  procurato un grave sconvolgimento nella vita di qualcun altro. Immaginiamo, ladri, truffatori, persone che hanno allontanato membri della famiglia, genitori che non hanno riconosciuto i figli, uomini che hanno ridotto altri a schiavitù reali o psicologiche, etc.

A fronte degli Irretimenti ci sono famiglie che testimoniano di subire lo stesso destino, da più generazioni.

Questi “squilibri” del passato, possono comparire nel presente come malattie, disturbi comportamentali, problemi psichici e generalmente vite di quelle che si possono chiamare “maledette”. Anche emozioni e sensazioni, che inspiegabilmente ci inseguono da quando siamo piccoli, per lo più senza causa apparente, possono non appartenerci e arrivare direttamente da “dietro”, dall’albero genealogico.

Con gli Irretimenti siamo nel pieno dell’eredità psicologiche e spirituali.

Le Costellazioni Familiari, messe a punto da Bert Hellinger consentono di scoprire,
portare alla luce e sciogliere “irretimenti” familiari che si trasmettono di generazione in generazione e che sono causa di malattie e disturbi psichici e fisici.

Rappresentano dunque un valido contributo per affrontare varie problematiche,
siano esse relazionali, professionali o legate a malattie.

Per cogliere appieno il significato di questo approccio è importante assumere una prospettiva sistemica. In un sistema il singolo non è importante di per sé ma in funzione di qualcosa di più grande, il sistema appunto. Esistono tanti sistemi, quello che ci viene in mente subito è l’ecosistema, di cui si parla molto, c’è anche un sistema azienda, un sistema famiglia e così via.

Sembra che in ogni sistema ci siano delle forze assai potenti per cui il singolo è per così dire responsabile per la parte che gli compete, spesso a sua insaputa, del funzionamento del tutto. Un altro esempio è il sistema assai complesso dell’organismo vivente.

E’ abbastanza intuitivo pensare che da certi sistemi si possa uscire, per esempio da una associazione sportiva e da altri no, primo fra tutti l’ecosistema ma anche il sistema familiare.

Nella terapia familiare l’individuo allora non è mai preso come elemento isolato ma inserito in un determinato contesto di relazioni, questo permette di trovare legami e connessioni quasi sempre inconsci, con destini difficili nel sistema-famiglia.

L’ irretimento è lo strumento con cui la coscienza collettiva si oppone all’esclusione di qualche appartenente al gruppo.
Quando qualcuno viene escluso, nelle situazioni in cui gli ordini dell’amore non sono rispettate, il sistema, prevalentemente tramite la coscienza collettiva, agisce per riportare l’ordine.

Cosa vuol dire escluso?

Il sistema riconosce come esclusione ogni violazione grave degli ordini dell’amore.
Tutte le volte che qualcuno subisce un grave torto che non è compensato, almeno con il riconoscimento, quando l’amore profondo non è visto, come quello tra vittima ed aguzzino,
la coscienza agisce per riportare equilibrio. Il movimento che si attiva qui è semplice e brutale.
Il sistema trova od aspetta la persona più debole, in generale un bambino, per legarlo all’escluso tramite l’identificazione.
La persona irretita prova quindi le emozioni della persona esclusa, e si comporta di conseguenza.
Può ripetere gli stessi comportamenti o prendere quelli opposti.
Così qualcuno, magari all’improvviso, diventa psicotico o criminale,
il figlio diventa aggressivo con i genitori, un matrimonio si spezza.
Ad alimentare questi comportamenti è sempre l’amore, in questo caso l’amore cieco.
La vittima, sotto la guida dell’irretimento, può diventare l’aguzzino,
come nel caso del doppio spostamento.
Ad esempio la madre subisce delle gravissime angherie dal marito ma non ha il coraggio di reagire.
La sua rabbia viene provata dal membro più debole (spostamento),
spesso una figlia, che manifesta ostilità contro il padre.
In generale la persona irretita non avverte l’identificazione
ed è convinta che quello che gli accade scaturisca da se stesso;
a volte aderisce ai sentimenti che prova, altre non li accetta,
ma per quanto si sforzi è sempre costretto a seguirli.
Acquisire la consapevolezza di un irretimento, anche arrivare a riconoscere l’estraneità delle emozioni o la persona can cui si è instaurato il legame, di per sé non serve a nulla.
La forza dell’irretimento è totalmente superiore a qualsiasi approccio razionale.
Chi è irretito, tra l’altro, sotto la forza dell’amore cieco, si sente forte, ed assume nel profondo una posizione arrogante, come sempre accade a chi è in disaccordo con gli ordini dell’amore.
Questa arroganza, che deriva dalla buona coscienza,
si oppone all’umiltà necessaria ad abbracciare il movimento risolutivo.
La compensazione che il sistema realizza in questi casi non è risolutiva:
mentre unisce in un contesto, crea divisione e nuove esclusioni nel contesto più ampio.
Il sistema di solito recluta per l’irretimento le persone dello stesso sesso dell’escluso, ma se non ce ne sono disponibili sceglie qualcuno dell’altro sesso, che vivrà un disagio ancora più pesante.
Questo e uno dei meccanismi che si osservano nell’omosessualità.
Ogni persona è al servizio di molti irretimenti.
Questo, da una parte, le dà la preziosa possibilità di mettere più ordine nel suo sistema.
Può accadere che una persona sia irretita contemporaneamente dalla vittima e dal suo aguzzino.
Lo stato di confusione in cui si trova lo porte ala psicosi, particolarmente alla schizofrenia.
Solo quando chi è stato escluso viene riconosciuto, inizia il movimento risolutore.
Allora l’irretimento non è più necessario.
La persona non ne è quasi mai consapevole (magari potrebbe essere identificato con un bisnonno o con il primo amore della madre), ma questo fa poca differenza.

COSTELLAZIONI FAMILIARI SISTEMICHE
“La paura e il respiro “

Paura. Separazione tra il mondo interno e quello esterno o tra padre e madre, o tra cielo e terra. Sono incapace di muovere il diaframma quando mi paralizzo al mettere in contatto il mio mondo interno con quello esterno. “Ho ricevuto un colpo terribile che non so affrontare”.Rappresenta la capacità di abbandonarmi totalmente, respirando profondamente. Ho tensione al diaframma quando mi inibisco e blocco le energie che sono benevole per me. Impossibilità ad esprimere le emozioni più profonde.

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Le cause possono essere diverse e ne vengono maggiormente colpite le donne, rispetto agli uomini. In questo post ne valuteremo la risposta biologica del corpo in relazione alla sistemica. Il Conflitto da cui scaturisce la cervicalgia è un conflitto di svalutazione che cambia a seconda del segmento cervicale colpito. Se sono affette le prime vertebre cervicali sotto-occipitali, si tratta di svalutazione di tipo intellettuale (non riuscire a farsi rispettare, ad esporre le proprie idee, non riuscire a farsi capire). Se sono affette le ultime vertebre cervicali il conflitto riguarda il non riuscire ad alzare la testa, il conflitto del non riuscire a chinare il capo di fronte a persone o situazioni.

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Tutti i costi sono compresi di IVA e verrà rilasciata fattura fiscale

Costellazione Individuale Euro 130

Costellazione in gruppo Euro 130

Bulimia

La bulimia indica un appetito insaziabile di origine psicologica. Questo disordine alimentare può derivare anche da squilibri ipotalamici e la bulimia è spesso collegata all’anoressia. La Bulimia nervosa è caratterizzata dall’irresistibile urgenza di assumere cibo in quantità esagerate, seguita poi dallo stimolo al vomitare o dall’assunzione di lassativi al fine di evitare di guadagnare peso. Spesso queste persone sono anche impaurite dallo spettro dell’obesità. Questo disturbo è più comune in donne nell’età compresa tra i 20 e i 30 anni ed è spesso accompagnata da irregolarità mestruali o periodi di amenorrea. Secondo la NMG e le 5LB la bulimia è una cosiddetta Costellazione Schizofrenica in cui sono presenti due conflitti corticali:

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Il sovrappeso e l’obesità possono essere dati per accumulo extra tanto di grasso come di acqua nel corpo.

Trattenere acqua

La causa più comune del sovrappeso è la attivazione dei tubuli collettori renali (TCR) che provocano ritenzione di acqua e proteine nell’organismo. Questa attivazione può generarsi a seguito di uno dei tre seguenti shocks biologici (conflitti), di due di questi o anche di tutti tre:

  • Sentirsi come pesce fuor d’acqua, di colpo fuori dal proprio ambiente, aver perso i punti di riferimento (profugo, rifugiato, disperso).
  • Sentirsi solo e abbandonato.
  • Lottare per l’esistenza, per sopravvivere.
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Attivazioni biologiche che causano aumento di peso

La comparsa epidemica della obesità nel nostro mondo “civilizzato” corrisponde a vari conflitti.
Sebbene il tasso di obesità si stia incrementando in tutte le classi sociali, l’obesità è frequentemente vista come un segno di basso stato socioeconomico. Alla luce delle leggi biologiche, la povertà si lega con un aumento dell’incidenza dei conflitti biologici.
Nelle culture occidentali moderne, la forma del corpo obeso è ampiamente considerato non attraente e molti stereotipi negativi sono comunemente associati alla popolazione obesa. La cellulite (una infiammazione diffusa del tessuto connettivo con infiammazione severa dello strato dermico e del tessuto sottocutaneo = fase di risoluzione con recidive) corrisponde anche a un conflitto “moderno” legato alla pubblicità e agli stereotipi di perfezione fisica: il conflitto della silouette.

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A livello di coscienza collettiva, che serve alla conservazione del gruppo, ad esempio, un bambino o giovane, diventando simile a lui, ricorda inconsapevolmente lo zio disprezzato ed escluso dalla famiglia. Questa coscienza collettiva di gruppo è più forte della coscienza personale, perciò corrono il rischio di essere a loro volta esclusi, perché non contravvengono più ai valori della famiglia.

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